Cosa è Pingdom e perchè è utile?

Pingdom è un servizio online con il quale monitorare il tuo sito. Una specie di “elettrocardiogramma” del tuo sito web in funzione sempre: 24×7.

Controlla che il tuo sito sia online, veloce e che tutto funzioni correttamente. Prima che sia il tuo capo o il tuo cliente a chiamarti per dirti “non funziona più nulla!” Pingdom ti manda un SMS per segnalarti immediatamente che il tuo sito non sta rispondendo (quindi potrebbe essere offline).

una pagina di pingdom
La pagina di monitoraggio di Pingdom. I picchi rappresentano dei rallentamenti del sito, quindi l’obiettivo è mantenere quel grafico il più piatto e basso possibile

A chi serve

Imprenditori, sviluppatori, responsabili di prodotto o agenzie ed in generale a tutti coloro i quali sono interessati a monitorare uno o più siti web e ad essere avvisati nel più breve tempo possibile.

Quanto costa

Il piano Starter ha un costo di circa 143 €/anno e permette la configurazione di 10 punti di monitoraggio.

Il piano Standard costa circa 443 €/anno con fatturazione annuale e permette la configurazione di massimo 50 punti di monitoraggio.

I vari piani di abbonamento di Pingdom
I piani di abbonamento di Pingdom, aggiornati a fine Ottobre 2019 – con pagamento annuale

Considera che per ogni sito puoi configurare uno o più punti di monitoraggio (più pagine, perchè magari dietro le quinte ci sono diversi servizi che girano).

Quindi il numero effettivo di siti web monitorabili va da un minimo di 1 (un unico sito con 50 diversi punti di monitoraggio) fino ad un massimo di 50 (50 diversi siti, con un solo punto di monitoraggio ciascuno).

Esistono poi altri livelli superiori che offrono ulteriori funzionalità.

Come funziona Pingdom?

Pingdom offre diverse tipologie di monitoraggio, dal semplice controllo che il sito “sia online” alla velocità delle pagine, fino al comportamento degli utenti.

Vediamo il caso più semplice: monitorare che il sito sia online, al fine di essere avvisati non appena non risulti più disponibile.

È un’operazione che si conclude in meno di 30 secondi. Puoi monitorare qualsiasi sito tu voglia. Basta inserire:

  • La frequenza di verifica: da una al minuto ad una ogni 60 minuti
  • L’indirizzo della pagina da verificare (in figura ho inserito ad esempio la home page di repubblica.it)
  • L’area geografica dalla quale desideri che vengano effettuati i controlli
  • Le regole per le quali vuoi che Pingdom ti avvisi (ad esempio, mandami un messaggio se dopo 30 secondi dalla prima rilevazione il problema è ancora presente)
Esempio di configurazione di un Check in pingdom
Un check si configura in meno di un minuto

Vantaggi

Per questo tipo di controllo – il controllo Uptime – Pingdom ha tanti server sparsi per il mondo che non fanno altro che chiamare il sito web configurato, con la frequenza desiderata, ed analizzare la risposta.

Avere la possibilità di poter effettuare questi controlli da più parti del mondo ed essere avvisati con rapidità, permette di dormire sonni tranquilli e di intervenire tempestivamente.

È una soluzione indispensabile per chiunque abbia un sito web con il quale fa business: dall’ecommerce alle landing page di una campagna pay-per-clic (spendere soldi per i clic degli utenti e poi non avere il sito web pronto ad accoglierli non è di certo una situazione che vuoi che si realizzi).

Svantaggi

Purtroppo Pingdom aveva un piano gratuito che è stato chiuso il 6 Febbraio 2019. Attualmente l’unica opzione gratuita è la free trial di 14 giorni che viene offerta ai nuovi utenti.

Alternative a Pingdom

DownNotifier ha un piano gratuito con 10 punti di monitoraggio, un intervallo tra due controlli non inferiore a 10 minuti ed un limite di 5 siti web. Inoltre invia le notifiche solo via email.

Tutto sommato però, una buona alternativa per le micro realtà o per chi comunque vuole implementare un primo livello di monitoraggio.

Leggi altre recensioni di strumenti digitali qui sul mio blog.